Ho avuto questa macchina ad 8-bit in un angolo per qualche tempo (leggasi anni) principalmente per due motivi; le scelte strategiche di Sir Alan Micheal Sugar e la mia pigrizia.
Il CPC, prodotto dal 1984 al 1990, era stato ingegnerizzato per prelevare l’ alimentazione dal trasformatore posto all’ interno del monitor, a fosfori verdi o a colori. Questa sinistra caratteristica, unita alla penuria di monitor Amstrad sulla baia mi hanno fatto a lungo desistere dal rimettere in pista Arnold (nome in codice scelto in fase di produzione del CPC). Ma scomponendo il problema in più fattori si risolve più facilmente.
Alimentazione
Si può ricorrere banalmente ad un alimentatore esterno a patto che termini con uno spinotto power-jack da 2,1 mm col positivo all’ interno ed eroghi 2a, il tutto a 5Volts.
Ho usato un alimentatore prelevato da un vecchio access-point D-Link con le sopraelencate caratteristiche, peraltro abbastanza comuni.
Il led del CPC si accende, buon segno, proseguiamo galvanizzati!
Cavo video da DIN6 a SCART
Un cavo scart da cannibalizzare si trova sempre in giro, magari un Din6 a saldare non è proprio tra le cianfrusaglie che si tengono in casa; niente che un negozio di elettronica ben fornito non possa procurare, in alternativa un salto sui soliti web-store dagli occhi a mandorla sarà risolutivo.
Qui sotto lo schema per la costruzione della versione più semplice del cavo, con la sola precisazione che i pin del DIN6 sono visti dal lato saldature o, se preferite, dal retro del CPC. La SCART è sagomata quindi non c’è possibilità di sbaglio.
Risultati
Ulteriori modifiche al cavo
Questa versione del cavo la definirei “quick & dirty” per dirla all’ inglese. Nonostante la semplicità di realizzazione la qualità dell’ immagine è ottima e non ho rilevato sfarfallii ne’ interferenze, nonostante l’ assenza di qualsiasi schermatura.
- Ho voluto mantenere il cavo di alimentazione separato per mia comodità ma prelevandone i +5 volt e collegandoli con una resistenza da 180 al pin 16 si ottiene la commutazione automatica sulla SCART, altrimenti bisogna agire sul telecomando o sui pulsanti del televisore.
- Ulteriore modifica potrebbe essere quella di veicolare l’ audio prelevato dal connettore 3,5″ a lato; in questa maniera si commuterà dal buzzer interno alle casse integrate della tv. Per farlo basterà collegare ai pin 6,2 e 4 della SCART rispettivamente i segnali Left, Right e terra di un comune jack da 3,5″.
Agire sulla rotellina per cambiare il volume è un’esperienza tattile che sta diventando nostalgica per la sua obsolescenza e per questo ho deciso di mantenerla.
Altri schemi sono diversi e non utilizzano il pin 6 del connettore Din
Come mai?
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E’ una modifica marginale, il cui scopo è quello di far sì che la sorgente di ingresso si selezioni automaticamente. Ho avuto un solo CRT su cui funziona, su tutti gli altri che ho potuto provare dovevo comunque selezionare SCART tra le sorgenti video. Se vuoi maggiori chiarimenti puoi consultare la pagina relativa su http://www.cpcwiki.eu
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Bravo complimenti Grazie a lei il mio cpc 464 Va da dio
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