Venimmo, vedemmo ed ottenemmo la prova ontologica dell’ esistenza del Philips CDI, dell’ Atari Jaguar e del 3D0 con picchiaduro delle guerriere Sailor, della stampa specializzata su codeste oscure piattaforme, dei lunghi tentacoli della demoscena che lambiscono l’ Atari Portfolio, dello Spectrum che non risente del 40° genetliaco e macina bad-apple dall’alto dei suoi 48k, del Ti99-4a che ha la più bella conversione di Dragon’s Lair su 8bit di sempre, di come si possano creare con calibro, talento e bestemmie delle scocche meravigliosamente uniche per Atari, della conferma che è semplice entrare nel giro della dipendenza da tatstiera meccanica ma impossibile resistere alla tentazione di attaccarla ad un Amiga, di come un gioco misconosciuto per C=64 sul controllo del traffico trascini nel baratro della competizione ancora oggi. E anche altro, nella gallery qui sotto:
Anche l’ Atrai ST quando si applica fa cose dignitoseCome l’ Amiga 1000 ma col genio italicoComputer fai da te e assemblyUn nuovo VCS che si nasconde dietro ad un C16In Texas si calcola cosi’Valvole e siliciocosa ci si potrà fare comn tutta quella RAM?Lasergames di nicchiaTutta la potenza dei banchi di strumenti MIDImemo personale: cambia la cinghia al tuo!!la pistola di MagnumCDICDIJaguarismoQualsiasi cosa attaccabile allo SpectrumComode tastiere del bloccoIl suddito più illustre di sua maestàe suo degno figlioC2N scansateviLa vetrina protegge non dai furti ma dalla bavaPackaging lgbtqa+ negli ’80Sapienza scrittaserie c116, e Atari muta3do e riviste fetishIdee decor per interniLa cazzimma del PcEngine ma portatileAmstrad tedeschi con flashcardil mio primo gioco originale dal nome impronunciabileRARE!!!Dirk viene meglio sul TI99Flippers e lasergamesfoto per annunci truffa su Subitopoca Apple ma con giochi NintendoLo stesso progettista ha definito “color catarro” la palette utilizzatamerch di un gran giocoBoingball anche su Atarikeycaps di gran classe
Spoleto città col primato di Amiga 1000 per metro quadrato
Veloce gallery dell’ evento Amighista più importante dell’ anno. Purtroppo non si riescono a catturare in foto l’ emozione di incontrare vecchi amici, farsene di nuovi e saggiare quanto siano umani quei nomi che avevo letto solo su carta e led.
Di seguito i passaggi che ho effettuato per ottenere una SD bootabile da Pistorm, contenente l’ultima versione disponibile dell’ ambiente Emu68 ed AmigaOs; sostanzialmente gli stessi riportati nel seguente video a cura dell’ amico Dr.Procton
Amiga 500 è stata nell’ esperienza di molti LA macchina (anche) da gioco da agognare per la prima parte dei ’90. Poi ha subito l’avvento delle consolle 16bit, della multimedialità su Cd-rom, di internet, della Playstation, delle schede video con accelerazione e decodifica hardware, della modernità di fine secolo. Oggi incontra il luogo comune che vuole qualsiasi device che ci portiamo in tasca sia potente 100 volte tanto: grazie al progetto Pistorm un hardware ubiquo ed a buon mercato può farsi carico dei lavori più muscolari e permettere all’ amiga di intrare nella postmodernità.
Ci sono regali di Natale sicuramente più sgraditi di un C64mini. Quando è arrivato confesso che mi ha messo in crisi; posseggo vari esemplari dell' 8bit Commodore ancora funzionanti, corredati da un paio di 1541 ed anche ammennicoli dell'era moderna che si sostituiscono a cassettine e floppy da 5e1/4, il tutto attaccato rigorosamente a CRT. Tutti questi esemplari vivono nel parco della nostalgia.
La riserva naturale della scrivania ospita invece per un monitor vga cooptato dal PC e collegato al RaspberryPi3 con BMC64; per un tocco in più di realismo alla porta GPIO è connessa una DB9 che mi permette di infierire sui joystick d'epoca. Questo è stato a lungo il mio "daily driver", la soluzione di tutti i giorni, pratica e veloce per giocare a Wizball durante noiose meet ma anche per usufruire di tutto il nuovo parco software del fu biscottone.
L' arrivo del The C64mini mi ha messo dunque in crisi quando è arrivato a sovvertire lo status-quo. Sarebbe mai riuscito partendo da sfavorito e detronizzare il re dalla scrivania? Cosa avrebbe dovuto dimostrare?
Poi mi è venuta in mente una frivolezza che mi aveva assai intrattenuto, uno sfoggio di potenza muscolare del c64ultimate che non sono mai riuscito a riprodurre, per la mancanza di hardware o per le mancanze del software;
I NUVIES
Nei quaranta anni della storia del C64 ci sono stati momenti in cui sembrava venissero inventati nuovi modi video a giorni alterni. Se fossero stati interrogati in merito anche gli ingegneri progettisti del Vic-II avrebbero fatto spallucce, pace all' anima loro.
Una di queste modalità viene alla luce nel 2010, in seno alla sempre fervida demoscena sessantaquattrista, partorita dal gruppo Crest.
NUFLI (New Underlayed Flexible Line Interpretation), è una modalità hi-res 320x200 senza flickering con l'intera palette di 16colori a disposizione, ottenuta usando gli sprites e la magia nera, con alcuni limiti quali 3 colori per blocchi di 8×2. Wikipedia ha le idee più chiare https://www.c64-wiki.com/wiki/NUFLI.
Qualche anno dopo c'è chi prova a stoccare nelle capaci REU da 16mb una sequenza di immagini condita da musica SID; Nascono i NUVIES e la voglia di riprodurli, anche se ostacolata dai prezzi delle REU e dalla mancanza di un hardware moderno che ne faccia le veci. Gli appetiti diventano famelici con il port di Sonic che richiede almeno 256kb per essere giocato.
La ricetta:Occorrente
- (Win)Vice versione 2.4 http://vice-emu.sourceforge.io (la versione più attuale è la 3.x ma il formato degli snapshoot varia, per compatibilità con quanto gira sul theC64 consiglio di usare la 2.4) I binari delle versioni precedenti per la biodiversità delle architetture si trovano su http://www.zimmers.net/anonftp/pub/cbm/crossplatform/emulators/VICE/
- NUVIES L'immagine di una REU (Ram Expansion Unit) contenente il nostro filmato https://commodore.software/downloads/download/162-compilations-collections/7311-c64-reu-nuvies Quì ce ne sono archiviate molte, consiglio comunque un giretto su csdb.dk e pure su Youtube.
- il playerCome fare:
1- dal menu settings/cartridge/REU Settings …2- abilitare una REU da 16Mb ed aprire il fle desiderato..3- lanciare il player da Vice..4- il player trova i dati della REU…5- creare uno snapshoot…6- salvare lo snapshoot con estensione .D64, come se fosse una immagine discoBud è sempre Bud nella gloria dei 16 coloriCosa avrebbe potuto essere!!!Mito assoluto!Qualche illuminato si diletta a convertire spezzoni di fiere/eventi retro nel comodo formato NUVIE!
Per chi avesse litigato con le interfacce grafiche, o volesse cimentarsi con versioni di Vice che non le contemplano affatto, i parametri da passare per montare una REU di grandezza giusta e lanciare il player sono i seguenti;
Il medium è rimasto più o meno lo stesso da 30 e oltre anni, la platea cresciuta anagraficamente ma calata esponenzialmente, il messaggio veicolato è rimasto invartiato nel contenuto ma imbarbarito nella forma espositiva.
Come siamo passati da “Remember.. a program worth using is a program worth buying” a “chances are you’re a middle-aged men well able to afford 15$ so go buy yourself a copy of this game“?
Grazie ancora Quartex, anche per la brutale chiarezza.
Affidereste più volentieri la sicurezza del vostro PC a Peter Norton, Eugenio Kaspersky, a quel matto di McAfee, financo ad un panda, quando potreste scegliere Ken il Guerriero???
I signori del marketing della e-frontier non avevano giustamente dubbi, la domanda avrebbe dovuto essere retorica anche per i loro clienti. Così dal 2002 al 2011 escono, con la cadenza annuale tipica di questo tipo di prodotti, le soluzioni antivirus ed internet-security della scuola di Hokuto.
Non sono al corrente di prove comparative o percentuali di efficacia ma sono convinto che anche i falsi positivi siano già morti.
Per un utilizzatore più evoluto del semplice “videogiochista” il pulsante di reset è una caratteristica imprescindibile sulla quale, probabilmente, il buon Tramiel volle economizzare. Questo è il mio approccio (non l’unico, ma probabilmente il più economico ed alla portata di tutti) alla costruzione di un pulsante di reset esterno con le seguenti caratteristiche;
completamente rimovibile
non è necessario aprire il C=64 (lascia illibato il sigillo di garanzia)
funziona su tutte le revisioni
nessuna saldatura necessaria
non occupa la porta cartridge
completamente esterno e di lunghezza regolabile
non bello a vedersi ma facile da occultare
non è invasivo, non necessita (sacrilegio) la foratura delle plastiche
Edizione 2019 a tema lunare (pretestuoso) in cui si è andati volentieri fuori tema. Ho riscoperto e imparato molte cose, rivelato aspetti tecnici e umani. Per questo posso solo ringraziare chi organizza il VintageBit e gli espositori; è mia opinione che chi lo frequanta trovi un ambiente confortevole per la nostalgia ed al contempo stimolante per la passione che si respira mentre il collezionista di turno fa quello che gli riesce meglio, raccontare una storia. Che poi sia la storia di un pezzo di silicio, di una idea, di un periodo storico, di una passione personale o di tutte le suddette, poco importa.
L’ anno della serie Commodore 264
Con un istrione come Luca^FIRE, prolifico musicista/coder/grafico/webmaster/evangelista, anche presso Plus4world.com, sarebbe impossibile non innamorarsi dei Calimeri di Commodore.
Macchine improbabili costruite per reclamare l’amore e la dedizione incondizionati di una ristretta minoranza di appassionati, unicorni ad 8-bit.
Commodore 64 e Super-CPU
Creative Micro Designs, CMD in breve, partorisce nel 1997 questa scheda di espansione per il C64(e 128), in grado di far passare la velocità di elaborazione da neanche 1 a 20Mhz, guarnendo con massimo 16Mb di RAM.
Se si è nati dopo il 2000 si faticherà a credere che non ci sia un errore nelle unità di misura.
Mentre il mondo ricorda il 40esimo genetliaco del C= 64, per pura casualità mi accorgo che il mio esemplare di Amiga 1000 è uscito dalla fabbrica 36 anni orsono. Incidentalmente è anche il giorno del mio anniversario di matrimonio, e potrebbe assurgere a giustificativo della presenza di tale hardware, così elegante e costoso, sotto al tetto coniugale. Qualora mia moglie chiedesse.
Ovvero l’ occasione per rivedere vecchi amici, incontrarne di nuovi, perdere completamente la cognizione del tempo senza scattare foto a tutto quanto di significativo ed emozionante ci fosse.